Acri. Una vera e propria strage. Continuano i casi di cani avvelenati ed ora il fenomeno sta assumendo proporzioni allarmanti. Il tutto è legato, però, ai numerosi cani randagi, di varia razza ed età. Incutono paura, soprattutto di notte, rappresentano un pericolo per l'igiene pubblica, saccheggiano i cassonetti della spazzatura, portano in giro, come fossero trofei, cibi di ogni genere, si accoppiano ad ogni ora della giornata. Scelgono gli ampi spazi, in genere le villette di piazza Sprovieri, via Montessori e via De Vincenti, diventati oramai aree inaccessibili per gli esseri umani ed ora sono in un numero impressionante. Gente senza scrupoli, ma anche esasperata, li fa fuori con il collaudato metodo della polpetta avvelenata o anche con speciali medicinali nocivi e ieri è toccato anche ad un paio di cuccioli. Nell'ultima settimana sono stati una decina i cani avvelenati. Tanto lavoro per operatori ecologici e uffici comunali dell'ambiente che devono rimuovere le carcasse e bonificare le aree. Non è più il momento di rinviare la questione ed il sindaco, massimo responsabile della sicurezza e dell'igiene, ha il dovere di intervenire. Al vaglio vi sono tantissime soluzioni ma quella della sterilizzazione al momento sembra quella più percorribile visto che non vi sono canili a disposizione. Vi sono decine e decine di cani che si riproducono stagionalmente in maniera incontrollata e sono bersaglio di cittadini irritati che continueranno a colpire.