Acri. Sarà ancora la questione legata alle presunte incompatibilità a tenere banco nella prossima seduta del consiglio comunale prevista per mercoledì prossimo. Sarà così in quanto i tre consiglieri di opposizione, a cui la maggioranza ha contestato la permanenza all'interno dell'assise perché ricoprono importanti ruoli presso enti pubblici, hanno ritenuto effettuare scelte diverse. L'ultimo giorno utile per rimuovere l'incompatibilità era lo scorso otto agosto; Leonardo Molinari (Udc) ha protocollato al comune le sue dimissioni da consigliere di amministrazione della Fincalabra e, quindi, resterà in assise. Il suo collega di partito, Vincenzo Arena, e Giuseppe Cristofaro (Pd) sono, invece, rimasti al loro posto, ovvero a capo del distretto sanitario Pollino-Esaro e Presidente della Fondazione Padula. Ciò vuol dire, dunque, che nella prossima seduta del consiglio comunale i due esponenti saranno dichiarati decaduti. E' probabile, però, che sia Arena che Cristofaro sceglieranno le vie legali e, quindi, l'iter potrebbe essere alquanto lungo. Ma questa vicenda, che sembra una vera e propria telenovela e che per la storia politica locale non ha precedenti, non finisce qui perché per la surroga degli eventi diritto, Anna Vigliaturo (Udc) e Maria Mascitti (Pd), ci sarà bisogno di un consiglio ad hoc. Se così fosse sarebbe la quarta assise, da quando si è insediato il sindaco Tenuta, che si occuperebbe di incompatibilità, ricorsi e surroghe. In tre mesi, quindi, altrettanti riunioni solo per discutere del decreto 39 dello scorso aprile nel mentre il consiglio comunale è ancora privo di un presidente. C'è di più. La questione ha impedito la costituzione dei gruppi e delle commissioni consiliari mentre i cittadini, ma anche le altre forze politiche, si augurano che almeno nella prossima seduta il sindaco Tenuta illustri le sue linee programmatiche e presenti la sua squadra di governo, due passaggi fondamentali di ogni nuova amministrazione ma ancora non effettuati sebbene siano trascorsi circa tre mesi dal suo insediamento.