"Il Comune ha preso in giro anche noi." Dopo l'indignazione dei cittadini scoppia l'ira dei commercianti. Soprattutto di quelli che aspettano gli spettacoli in piazza per rimettere in sesto la propria scarna economia. Baristi e ristoratori, in primis.
Gran parte degli appuntamenti inseriti all'interno di una locandina (a firma solo di amministrazione comunale), sono saltati ed ora fanno sentire la loro voce. Si sfogano con il cronista per manifestare rabbia ed incredulità. Ma prima occorre fare un passo indietro. Molti eventi facenti parte dell'estate acrese, costati al Comune circa quindicimila euro, sono stati annullati.
Senza preavviso da parte dell'amministrazione comunale mentre le spiegazioni sono arrivate troppo tardi (alla vigilia di Ferragosto, cioè a metà strada e quando il danno era già fatto). Sebbene ampiamente pubblicizzati, sono saltati gli eventi con il cinema, il teatro ed il cabaret previsti in diversi punti della città.
"Quando abbiamo appreso della rassegna ", dice B.S, barista del centro, "mi sono attivato per inoltrare ordini riguardo bibite e merce varia che, ora, rischio di metterla in magazzino."
A.D, gestore di un pub, dice: "in occasione di uno spettacolo che non poi non si è svolto, abbiamo visto molta gente, anche proveniente da fuori Acri, smarrita ed incredula, che aveva percorso anche una cinquantina di chilometri per assistere all'evento, il Comune aveva il dovere di informare preventivamente."
M.S., barista, aggiunge: "per me il danno è stato grave perché in occasione della serata sul cinema avevo ricevuto alcune prenotazioni che ho disdetto solo alle 21 e nessuno mi ha comunicato, anche nella giornata stessa, che l'appuntamento era stato annullato."
Più di uno, invece, avendo appreso degli eventi, si era recato in città con la propria bancarella pagando regolarmente lo spazio comunale.
E.F, dice: "sono di Cosenza e contavo sulla serata teatrale per guadagnare qualcosa avendo visto l'annuncio dello spettacolo su molti quotidiani ed in tv, alla fine le perdite sono state corpose." La rabbia dei cittadini, soprattutto dei non residenti, scoppia sul web dove i commenti non sono certo favorevoli nei confronti del Comune.
"Un'intoppo può succedere ma mi risulta che quasi tutti gli eventi sono stati annullanti – dice Anna in città per assistere al convegno sulla criminologia – il Comune, con tutti i mezzi di comunicazione a disposizione, poteva avvisare in tempo gli ignari cittadini."
Infine M.A., ristoratore: "per me si è trattata di una beffa visto che nel mio locale ho affisso la locandina che per gran parte contiene notizie false."
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