Nino Spirlì emoziona e suscita applausi nella presentazione del suo libro "Diario di una vecchia checca".
L'evento, organizzato da Mattia Scaramuzzo, si è tenuto, nei giorni scorsi, nella suggestiva cornice dell'Old Movie, un locale del centro storico che è stato il vecchio cinema di Acri e che oggi riproduce quelle stesse atmosfere.
Oltre all'autore e a Mattia Scaramuzzo, erano presenti anche gli assessori comunali Italo Mangano e Anna Vigliaturo.
Spirlì, calabrese di Taurianova, è attore e autore di teatro e televisivo. E' stato lui a firmare per diciassette anni il fortunato format Forum, il reality "La fattoria" o lo spettacolo "Per tutta la vita", con Frizzi e la Power.
"Il diario di una vecchia checca" è uno dei "casi letterari" nell'ultimo anno in Italia e sta vendendo uno sproposito di copie un po' ovunque.
Spirlì racconta nel libro gli ultimi trent'anni della sua vita, dalla scoperta, in una caserma di militari del Nord, della sua omosessualità fino al gennaio di quest'anno.
L'autore cerca di operare un'effrazione dei tabù che ancora accompagnano questo universo e si fa beffe di atteggiamenti omofobici che ancora allignano in certi ambienti.
Nino Spirlì, che rivela, senza peli sulla lingua, di avere amato "una trentina di donne e circa trecento uomini", nel libro prende di mira soprattutto gli "eterofroci", che "hanno una fidanzata o una moglie, ma che di straforo vivono anche esperienze omosessuali, cercando pateticamente di nasconderle". Due passaggi, nel corso della presentazione all'Old Movie, hanno in particolare inumidito le ciglia: la morte del padre, avvenuta nel 1999, e la storia del suo grande amore con Manuel, "finita nel modo peggiore".
Nel primo, Spirlì descrive in maniera esemplare il momento in cui il padre trapassa e c'è quasi il bisogno fisico di accogliere il suo ultimo respiro in una sorta di chimica che rende pienamente il valore di uno straordinario rapporto.
Nel secondo, Manuel vive tutt'ora con una donna, dopo aver condiviso praticamente tutto con Nino. Tuttavia un grande amore va anche oltre un rapporto fisico e quotidiano e "quando moriremo, i nostri corpi verranno cremati e un pugno di cenere del mio andrà nella sua tomba, e viceversa".
Fonte: 26-11-2012