Acri. Prima di fare questo passo, avrà riflettuto a lungo, anche perché nella sua lunga militanza politica, ovvero in cinquanta anni, mai era stato costretto a sfidare i suoi avversari politici nelle aule di un tribunale. Dopo sette mesi di attacchi personali, evidentemente, avrà pensato che si è superato il limite della correttezza, che si sono dette troppe falsità e molti sono stati i comportamenti denigratori a danno della sua immagine e del suo operato. Sicchè l'ex sindaco Gino Trematerra, attuale eurodeputato e segretario regionale Udc, nei giorni scorsi ha presentato un atto di querela contro ignoti (ma i destinatari sono ben identificabili) presso la Procura della Repubblica di Cosenza. In sostanza Trematerra contesta ai suoi accusatori, ovvero maggioranza e giunta, i reati di diffamazione a mezzo stampa perpetrati dall'attuale amministrazione guidata da Nicola Tenuta, che è bene ricordarlo, ha ricoperto il ruolo di sindaco Udc già dal 2000 al 2005 raggiungendo risultati importanti, non solo politici ma anche personali, grazie proprio al contributo dello stesso Trematerra che all'epoca era senatore della Repubblica. Nel 2006, poi, il divorzio non senza dolori e il deterioramento di un rapporto che oggi non esiste più, né dal punto di vista politico né personale.
Nell'atto di querela Trematerra, rispedisce al mittente tutte le accuse mossegli. Tutto parte dal dissesto finanziario dell'ente (ma per la verità sin da subito sindaco e giunta non sono stati clementi nei confronti della passata amministrazione). All'indomani della delibera della Corte dei Conti, che dichiarava in dissesto il comune, l'Udc, che può contare su un eurodeputato ed un assessore regionale, aveva manifestato pubblicamente la volontà di collaborare con l'attuale esecutivo per risolvere i gravi problemi. Tenuta ed i suoi non solo hanno declinato l'invito ma hanno lanciato pesanti accuse.
Da qui la decisione di rivolgersi alla magistratura. Nell'atto di querela, Trematerra spiega che da otto mesi è oggetto di affermazioni calunniose, diffamatorie e denigratorie portate avanti da esponenti dell'attuale amministrazione attraverso comunicati stampa e pubblicazioni on line. L'esecutivo Tenuta accusa l'ex amministrazione di aver contribuito al dissesto finanziario attraverso azioni amministrative dannose per le casse comunali.
Nell'atto di querela Trematerra scrive che è in grado di smontare tutte queste accuse e di dimostrare che si tratta, invece, di una campagna denigratoria, che sa tanto di rancore, vendetta e dispetto e nulla di politico. Per dimostrare la sua innocenza, e quella della passata amministrazione, e le infondatezze delle affermazioni della giunta Tenuta, Trematerra ha anche allegato una serie di documenti, ovvero fatture, determine, mandati di pagamento. Insomma il 2013 si chiude, dal punto di vista politico, nel peggiore dei modi, con una vicenda che acuisce un clima già velenoso, mai vissuto prima di ora, che non promette nulla di buono ma che anzi peggiora una difficile situazione politica e sociale di una comunità già provata dal dissesto finanziario, da aumenti di tributi e ridimensionamento dei servizi.
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