Acri. Gianfranco Scarpelli, dg dell'Asp, interviene sulla questione ospedale di Acri. "Respingo con forza le dichiarazioni diffuse dalla delegazione del Pd che è stata ricevuta con estrema correttezza, per rispetto istituzionale, ma certamente non sono accettabili le facili strumentalizzazioni che non fanno altro che creare sfiducia e disorientamento nell'opinione pubblica con ulteriore danno a carico dei cittadini. Non ho mai sostenuto che l'ospedale "Spoke" di Acri sia un' invenzione o espresso valutazioni simili. Debbo ribadire che il decreto 191 è un provvedimento che consente sinergie ed una vera integrazione funzionale preziosa tra gli ospedali di Acri e Castrovillari. Un provvedimento lungimirante che nulla toglie né all'uno né all'altro ospedale, anzi consente di realizzare sinergie importanti in una congiuntura di tagli e riduzioni d'investimenti per la sanità del territorio permettendo di offrire alle popolazioni sia di Acri che di Castrovillari prestazioni sanitarie di qualità appropriate ai bisogni dei cittadini. Prova ne è, d'altronde, la ripresa dell'attività chirurgica nell'ospedale di Acri. Inoltre, come possono senz'altro confermare gli operatori del settore, detto decreto, anziché depotenziare l'ospedale di Castrovillari, ne valorizza talune peculiarità dando modo, nel contempo, a quello di Acri di poter dispiegare al meglio le proprie energie e risorse. Il mio personale punto di vista, è che su temi cosi delicati è decisivo tenere alto il confronto sulle cose da fare ed evitare fughe in avanti o rilanciare luoghi comuni privi del benché minimo riscontro. Sarebbe opportuno invece collaborare tutti per migliorare insieme i servizi offerti anzicchè ergersi a difensori solo strumentali della tutela della salute al fine di mascherare con inutili proteste le effettive responsabilità del passato che tanti danni hanno lasciato nonché una eredità pesante da gestire e che non può essere cancellata con una semplice ammissione di responsabilità pregressa in quanto i danni non si riparano in breve tempo."