Dopo appena 18 mesi di governo barcolla la maggioranza a guida Pino Capalbo.
Quella che a molti appariva una coalizione forte e solida, che conquistò al primo turno 10 consiglieri su 17, trascinando il sindaco alla vittoria, in realtà già dopo appena un anno si è rivelata essere debole proprio a causa dell’eterogeneità dei suoi rappresentanti. Che questo sarebbe stato il punto debole del sindaco fu messo in evidenza da più parti; tutti sapevamo che prima o poi sarebbe successo, che sarebbe stato difficile gestire ‘menti e aspettative’ diverse, per cui posso dire che “era già tutto previsto”; non era prevedibile invece la tempistica e la velocità con cui questo sarebbe avvenuto. Già nel corso del primo anno cominciano i malumori di diversi consiglieri di maggioranza nei confronti del presidente del consiglio e di alcuni componenti la giunta, malumori che portano alla sostituzione di 3 assessori su 5. Dopo averne elogiato pregi personali ed esaltato i risultati amministrativi conseguiti, il sindaco con un colpo di spugna spazza via più di 800 voti in barba alla volontà degli elettori. Due degli assessori ‘defenestrati’ erano espressione del PD!!!! Si capirà subito dopo, secondo dichiarazione del sindaco, che la defenestrazione fu voluta da qualche consigliere; pare proprio da quei consiglieri che hanno poi ricevuto il ‘cartellino rosso’ perché non si sarebbero allineati alla volontà del sindaco. Mesi e mesi a cercare di mascherare quello che ad oggi è un vero e proprio TERREMOTO POLITICO. E’ politicamente grave che, mentre la città necessita di risposte concrete, si assiste invece ad una vera e propria SPARTIZIONE DI POLTRONE: la presidenza del consiglio e l‘eventuale rappresentanza in seno al consiglio provinciale. Sul presidente del consiglio, la cui poltrona è apparsa instabile sin dall’inizio, la maggioranza fu compatta nel sostenerlo quanto lo stesso fu sfiduciato dal suo partito Sinistra Italiana, ma dopo pochi mesi apprendiamo che esiste un “patto segreto” per la sua sostituzione. Fatto politicamente grave perché una coalizione espressione del centro sinistra sta modificando completamente il suo assetto: sono stati fatti fuori candidati eletti, chiamati dal sindaco a fare gli assessori sono stati mandati a casa dopo un anno, mentre invece potevano sedere in consiglio e rappresentare i tantissimi elettori che avevano dato loro fiducia. Che ci sia veramente un disegno per modificare gli equilibri in consiglio? Certo è che più di 1500 voti sono volati via trascinati dal ‘vento che doveva cambiare’, non curanti della volontà degli elettori. E mentre accade tutto questo, le strade sono un colabrodo (siamo ancora in attesa dei fondi promessi dalla Regione per il bitume grazie alla legge 24); si verificano ancora interruzioni nell’erogazione dell’acqua in diverse zone; i fondi per le scuole non sono stati ancora spesi; il piano neve non ha funzionato (come sottolineato anche dai consiglieri di maggioranza) perché in diverse zone periferiche neve e ghiaccio hanno creato disagi per più giorni; le attività commerciali continuano a chiudere i battenti e gli acresi continuano a trasferirsi in altri comuni e regioni.
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