A Presidente della Giunta della Regione Calabria
On. Jole Santelli
Sua Ecc. Il Prefetto di Cosenza
Dott.ssa Cinzia Guercio
Al Commissario Straordinario dell’ASP di
Cosenza Dott. Giuseppe Zuccatelli
Al Dipartimento Tutela della Salute Regione
Calabria Dott. Antonio Belcastro
Alla Protezione Civile Regione Calabria lng.
Domenico Pallaria
e p.c. al Sindaco del Comune di ACRI
Gentilissimi,
sorprende come il piano di emergenza attivato dalla Regione Calabria che prevede il potenziamento di alcune strutture sanitarie sul territorio per la gestione del rischio epidemiologico da COVID-19 abbia escluso il presidio ospedaliero di Acri.
La scelta di non inserire il presidio ospedaliero di Acri nel Piano di Emergenza Sanitaria attivato dalla Regione Calabria risulta una distrazione non accettabile se si considera come lo stesso presidio sia strategico per una vasta area interna.
Il Presidio Ospedaliero di Acri è attualmente compreso nella rete territoriale dell’emergenza/urgenza con la denominazione di “Ospedale di zona disagiata” e, pertanto, attivo nelle sue funzioni. Nell’assegnazione dei posti di sub intensiva non si è tenuto conto delle aree interne penalizzando, come in altre occasioni, i cittadini che risiedono in questo territorio che è tra i più vasti della regione Calabria e con una viabilità interna di quasi 850 Km. La popolazione, infatti, che si riversa su questo presidio supera le 60.000 unità. Non solo, lo stesso presidio ha a disposizione gli spazi necessari all’attivazione dei posti letto di sub intensiva poiché nel piano di
riorganizzazione erano destinati alla lungodegenza e, al contrario di altre strutture dismesse da tempo, necessita di piccoli investimenti strutturali. Il presidio ospedaliero di Acri dista più di cinquanta chilometri da altro ospedale hub o spoke di riferimento con una rete viaria non certo agevole.
La capacità di rispondere in modo adeguato alle esigenze sanitarie di un territorio complesso e dove la logistica è difficile perché area interna disagiata, diventa esigenza prioritaria qualora si viva una condizione di elevato pericolo come è l'attuale situazione.
Ritenendo necessario intervenire per porre rimedio ad una scelta inopportuna e che va contro l'interesse della popolazione in una situazione di gravissima emergenza sanitaria, si aderisce in modo convinto e deciso alla richiesta inoltrata dal Sindaco di Acri, Avv. Pino Capalbo, con la nota prot. n. 4598 del 12/03/2020, insistendo sul bisogno di garantire la migliore organizzazione sanitaria per fronteggiare le conseguenze devastanti della diffusione del COVID-19 che, come purtroppo sappiamo, ancora non ha raggiunto il suo picco ed è in rapida diffusione anche nel territorio calabrese.
Nell'esclusivo interesse della sanità pubblica dei cittadini,
Corigliano-Rossano, 17 marzo 2020
Senatrice Rosa Silvana Abate
Capogruppo M5S in Commissione “Agricoltura” e “Questioni Regionali”