COMUNE DI ACRI
ASS. CULTURA
VIA LIBERA DAL MINISTERO PER GLI SCAVI ARCHEOLOGICI
Anche il Ministero dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo ha dato il via libera per la ripresa degli scavi archeologici.
Considerato, scrive il Ministero, che il territorio di Acri risulta essere interessato da evidenze archeologiche e che il Comune, l’Universita’ La Sapienza e l’Unical hanno stipulato un protocollo d’intesa per lo studio, la valorizzazione e la promozione culturale e scientifica del territorio, questo Ministero autorizza l’attivita’ di indagine con alcune prescrizioni. I reperti raccolti dovranno essere depositati presso l’Unical per poi essere restituiti alla Soprintendenza, inoltre si dovra’ provvedere ad inviare al Ministero un dettagliato elenco delle cassette contenenti i materiali unitamente ad una copia cartacea e digitale della documentazione. Fin qui le raccomandazioni del Ministero. Le attivita’ riprenderanno lunedi 12 settembre e saranno coordinate dai docenti universitari Armando Taliano (Unical) e Alessandro Vanzetti (La Sapienza). Dureranno circa un mese e vedranno impegnati anche una ventina di studenti. Soddisfazione e’ stata espressa dal sindaco Tenuta e dall’assessore alla cultura, Capalbo nonche’ dalle Associazioni Acra e Acri antica Pandosia. In passato il territorio ha offerto numerosi reperti di inestimabile valore. I primi furono scoperti nel 1996 in localita’ Colle Dogna in occasione della costruzione di una scuola. Da qui la prima campagna di indagine partita nel 1999 e finita nel 2008. I reperti sono custoditi presso il Museo di Sibari in attesa di sistemarli nel costruendo Antiquarium. Questa nuova campagna permettera’ di indagare ulteriormente il territorio e di avere un quadro piu’ chiaro circa le origini di Acri che si estende dalla valle del Crati alla Sila Greca. Vi e’, dunque, molta curiosita’ ed interesse tra la comunita’ pronta ad accogliere esperti, docenti e studenti.