Ebbene si! Il fatidico comunicato stampa del Consigliere regionale Mimmo Talarico rivolto alla cittadinanza di Acri sembra più uno 'spottò' riguardo noi poveri ignoranti che non comprendiamo la sua bontà nell'interesse di Acri piuttosto che una sua giustificazione a mò di spot elettorale.
Perché, naturalmente, per questo secondo scopo si è già bruciato da tempo.
Siamo in campagna elettorale lo comprendiamo, per cui noi poveri illusi dalla politica accettiamo tutto e anche oltre. Ma, l'ipocrisia legata al tentativo maldestro di recuperare un elettorato già ridotto al lumicino non può che confermare le poco oculate scelte di chi si fa paladino di una comunità senza pensare alle sorti dell'altra ovvero al bene comune. Si risponde alle solo e mere logiche numeriche di un elettorato che ad Acri sono tristemente note. I valori, l'impegno civile, l'onestà intellettuale sembrano solo chimere.
Non si può negare quanto accaduto in passato, mi domando perché parlare di declassamento dell'ospedale di Acri in quello di montagna, quando il suo partito a suo tempo al governo regionale con Loiero, aveva chiuso e buttate via le chiavi del medesimo ospedale?
Non si può parlare d'interesse per Acri quando si rimarcano distanze e difficolta viarie per giustificare la sua interrogazione. Chi scrive percorre normalmente senza problemi da 20 anni Acri-Castrovillari per guadagnarsi un tozzo di pane. Mio padre è morto all'ospedale di Castrovillari dopo essere stato trasportato e ricoverato al reparto di Cardiologia. Secondo una normale prassi di posto letto disponibile. Il trasporto da Acri allora andava bene... Per cui non aggiungo altro!
Lei non può parlare a noi di diritto alla salute dei cittadini quando nella sua interrogazione si preoccupa solo e soltanto del Pollino e della Sibaritide. Non ha mai citato il nostro ospedale se non per richiedere l'annullamento di quel decreto che ci ridà la speranza di salvaguardare il nostro diritto alla salute al pari di Castrovillari, per continuare a garantire servizi sanitari con dignità e professionalità riconosciuta in tutta la Calabria!
Io ringrazio chi si è preso a cuore in tutti questi anni delle sorti dell'ospedale di Acri, il Sen. Gino Trematerra e l'Ass. Michele Trematerra.
Lei invece, a parere mio, si dovrebbe vergognare quando scrive a noi una cosa e nelle conclusioni della sua interrogazione afferma l'esatto contrario cito testualmente:
'Per sapere:
quali urgenti iniziative, ognuno per quanto di sua competenza, si intendano adottare per giungere quanto prima all'annullamento del citato decreto n. 191, al fine di garantire il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, alle popolazioni del Pollino e della Sibaritide.'
Forse noi non siamo così ignoranti e forse lei non è così sincero e le polemiche se le merita tutte e pur di più! Chi scrive si ritiene una forza sana della società acrese e si ribella con tutte le sue forze alla sua politica molto simile a quella di tanti altri che hanno portato la nostra società in declino.
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