La campagna elettorale per le imminenti elezioni comunali della città di Acri sta entrando nel vivo. Il fermento si respira ovunque, ognuno cerca di fare di più e meglio per il bene della comunità che la abita e che la vive ogni giorno. I confronti fra schieramenti opposti spesso si fanno serrati, connotandosi per atteggiamenti anche aggressivi, nel tentativo di denigrare i competitors.
Ma non è di questo che abbiamo bisogno, non è di questo che ha bisogno Acri. Il momento storico che stiamo vivendo ci impone di moderare i toni, ci chiede un confronto pacato che metta da parte antipatie personali, e la politica in questo ha una grande responsabilità: dare ai cittadini il buon esempio. Ed è per questo che da candidato alla carica di consigliere comunale nella lista del Movimento 5 Stelle, nella coalizione Alternativa per Acri, ho deciso di firmare Il Manifesto della comunicazione non ostile redatto da Parole O_stili, un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza nelle parole.
Dieci semplici punti che nel contesto generale della vita quotidiana di ognuno possono aiutarci a ritrovare il buon senso, possono costituire la base per distanziarsi da una pratica di confronto verbalmente aggressiva, soprattutto in un’epoca in cui la comunicazione si svolge spesso in forma virtuale, attraverso i social network.
Ma ancora di più nella politica e nell’amministrazione della cosa pubblica, quando ci si appresta a valutare, a dare giudizi sull’operato amministrativo, su quello che è stato o non è stato fatto, su ciò che necessariamente andrà migliorato.
Il Manifesto che ho firmato ci fa comprendere che non c’è differenza tra una comunicazione virtuale e una comunicazione faccia a faccia, e che siamo quello che diciamo, le nostre parole ci qualificano e raccontano di noi.
E’ necessario e urgente, quindi, che la politica tutta cominci ad utilizzare un modo di comunicare gentile e rispettoso del pensiero altrui.
Luca Cofone