Acri. L’archeologia, e di conseguenza i suoi reperti, può rappresentare un volano per lo sviluppo economico di una comunità. In occasione del Premio Padula, la Fondazione Padula e l’amministrazione comunale, assessorato alla cultura, hanno inteso organizzare una giornata sullo stato delle conoscenza del territorio. L’evento ha catturato l’attenzione di esperti e semplici curiosi ed ha messo in risalto come il territorio sia ricco di siti interessanti. Non tutti ne sono a conoscenza. Vediamoli in dettaglio: Sul sito di Colle Dogna si sono svolte due campagne di scavo, nel 1999 e nel 2000, che hanno riportato in luce una sequenza di grande rilievo per lo studio della transizione dall'età del rame all'età del bronzo. Gli strati già asportati hanno restituito numerosi vasi interi dell'antica età del bronzo, gli strati ancora da esplorare sono assai promettenti, comprendono infatti livelli di abitazione relativi alla facies di Laterza, strati con reperti del tardo Neolitico. A Serra Policaretto, sui pianori circostanti lo stabilimento di imbottigliamento delle acque minerali, si rinvengono reperti del tardo Neolitico, forse una serie di insediamenti a carattere agricolo. E’ stato anche individuato un deposito di età classica, che potrebbe comprendere resti strutturali del tipo della villa. L'altopiano Sila Greca-Piano del Barone è caratterizzato da una dispersione di reperti neo-eneolitici a testimoniare un analogo sistema insediativo, che doveva sfruttare intensamente le fasce altitudinali più elevate per la coltivazione dei cereali. All'interno di questi pianori sono presenti frammenti ceramici protostorici. In località Gastia è stata rinvenuta, isolata, un'accetta in pietra verde di età neo-eneolitica, in uno dei pochi poderi ancora non intaccati dalle profonde trasformazioni urbanistiche. Timpone della Morte ospitava nell'età del bronzo medio un tipico insediamento su altura naturalmente difesa, analogo a quanto noto per la piana di Sibari. In località Carpineti e in località Pietre Marine si sono trovati frammenti ceramici di impasto, genericamente attribuibili ad età pre-protostorica. Presenze di epoca classica sono state infine riscontrate a Croce di Baffi e sulla cima della Serra Buda, sito quest'ultimo noto per le particolari e suggestive formazioni rocciose. I dati relativi ad epoca medievale si concentrano nelle adiacenze del centro storico, in particolare in località Picitti. Secondo gli studiosi, quindi, il territorio di Acri presenta un elevato potenziale per la ricerca e la valorizzazione archeologica e storica, in particolare per i periodi preistorici e protostorici. Detti reperti possono costituire un rilevante nucleo per la creazione di un antiquarium, attrazione per residenti e turisti. Secondo gli ideatori, per la parte archeologica, è opportuna una articolazione su ambienti e sale di 20/25 metri quadrati, puntando su un allestimento multimediale introduttivo, innovativo e a forte potere immaginifico, e su un'esposizione più tradizionale nel resto del museo. La Sala 1 prevede un’ntroduzione ambientale e storica sul territorio, la sua occupazione e il suo sfruttamento attraverso il tempo, incentrata su un allestimento misto fisico-virtuale, al centro un plastico tridimensionale in grande scala con il quale i visitatori possono interagire, proiettandovi a scelta tracce luminose corrispondenti alle presenze archeologiche o a speciali tematismi ambientali, dando anche l'avvio a presentazioni a mezzo di videoproiettore o schermo tv. Una sala 2 con esposizione su tre vetrine dei reperti, differenziati per epoche o contesti, infine una sala 3 con esposizione di reperti in due vetrine, ma esposizione soprattutto per pannelli, o per video, concentrandosi sui rapporti tra la Sila e Sibari, e spiegando il procedimento di estrazione della pece silana (pix bruttia), antica ricchezza del territorio. A ciò occorre aggiungere percorsi escursionistici per rivalutare il territorio e far conoscere i numerosi siti storici del territorio. L’intero progetto, costituisce anche un volano per il turismo montano-escursionistico ed il turismo sacro, ponedo Acri in una posizione di transizione tra la valle del Crati e la Sila, nelle immediate vicinanze di un grande centro come Cosenza, in un pregevole contesto ambientale, contraddistinto da buone tradizioni gastronomiche. Un’ottima idea per favorive lo sviluppo socio ed economico di una città ancora sofferente.
Acri Punto Info è un portale d'informazione on line dal 2001 della città di Acri. Oltre alle notizie e alle opinioni potete trovare anche cenni sui personaggi storici più importanti. Nella galleria immagini sono pubblicate le foto di Acri, dai panorami alle foto foto d'epoca.
Al fine di fornire la migliore esperienza online questo sito utilizza i cookies.
Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti. Continuando la navigazione acconsenti al loro utilizzo. Maggiori Info