Man mano che trascorrono i giorni, va delineandosi la griglia dei candidati al ruolo di sindaco per le amministrative. Le consultazioni dovrebbero tenersi tra fine maggio e la prima decade di giugno.
Nei giorni scorsi hanno ufficializzato la propria candidatura Pino Capalbo e Mario Bonacci.
Il primo, espressione del Partito Democratico, il secondo sarà sostenuto da tre liste civiche; Progressisti per Acri, Democratici per la legalità e Noi per Acri. Entrambi, però, esponenti del centro sinistra.
Il primo già capogruppo Pd al consiglio comunale e provinciale, il secondo, vicino alle posizioni di Bersani, già assessore al bilancio dal 2005 al 2010 nella giunta Coschignano. Ma nelle prossime ore potrebbe essere ufficializzata un’altra candidatura. Centristi per l’Europa, il neo Movimento costituito da Pierferdinando Casini, potrebbe puntare su Anna Vigliaturo, già assessore al bilancio nella giunta Trematerra dal 2010 al 2013, e consigliere comunale di opposizione in quota Udc, dal 2013 al 2016.
Il Movimento di Casini include molti ex Udc, a partire proprio da loro, Gino e Michele Trematerra che nello scudo crociato hanno ricoperto, per un decennio, importanti cariche politiche ed istituzionali.
Vigliaturo, che potrebbe essere l’unica donna in campo, non avrà, però, un compito facile. I tempi d’oro dell’Udc sono finiti ed oggi i Trematerra non occupano alcun ruolo. Sarà difficile, quindi, confermare i circa 2000 consensi ottenuti alle comunali del 2013, circa 6000 se si considerano le liste cosiddette civette, Centro Moderato, oltre duemila preferenze, e Futuro Acrese, poco più di millecinquecento voti. Da allora, tra l’altro, l’Udc è andato in caduta libera con le regionali 2014, dove raccolse poco più di mille preferenze, ed europee 2014, quando ottenne 1600 voti.
Insomma, una strada in salita per la Vigliaturo che dovrebbe essere sostenuta da due liste. L’obiettivo minimo resta quello di entrare in consiglio comunale. L’ex sindaco Nicola Tenuta sta valutando l’ipotesi di partecipare o meno alla competizione.
Se dovesse fare un passo indietro, potrebbe candidarsi un ex consigliere o un ex assessore.
Il Movimento Cinque Stelle è in difficoltà e se non dovesse essere presente alla competizione, come accaduto nel 2013, sarebbe una vera e propria sconfitta per i grillini.
Anche Sinistra Italiana potrebbe partecipare con un proprio candidato. Alla fine, quindi, gli aspiranti sindaci dovrebbero essere quattro, al massimo cinque. Nel 2013 i candidati a sindaco furono tre, oltre duecento quelli al consiglio comunale.
Entro fine aprile dovranno essere presentate le liste.
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